16 dicembre – La speranza come dono che non delude

Ascoltiamo la parola di Dio:
«Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,1-2.5).

Dalla Bolla di indizione del Giubileo:
«Spes non confundit», «la speranza non delude» (Rm 5,5). Nel segno della speranza Paolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. La speranza è anche il messaggio centrale del prossimo Giubileo, che secondo antica tradizione il Papa indice ogni venticinque anni. […] Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: fiducia e timore, serenità e sconforto. […] Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci guida e ci sostiene, ricordandoci che l’amore di Dio è il fondamento della speranza.


17 dicembre – La speranza che nasce dall’amore

Ascoltiamo la parola di Dio:
«Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore» (Rm 8,35.37-39).

Dalla Bolla di indizione del Giubileo:
La speranza nasce dall’amore e si fonda sull’amore che scaturisce dal Cuore di Gesù trafitto sulla croce: «Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita» (Rm 5,10). È lo Spirito Santo che irradia nei credenti la luce della speranza. Egli tiene accesa questa fiaccola, che mai si spegne, anche nelle difficoltà. La speranza cristiana, nutrita dall’amore di Dio, non delude mai. È fondata sulla certezza che niente potrà mai separarci dall’amore divino. […] Per questo, la speranza ci permette di affrontare ogni prova, confidando che il Signore ci accompagnerà sempre.


18 dicembre – La pazienza che custodisce la speranza

Ascoltiamo la parola di Dio:
«Ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. E la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,3-5).

Dalla Bolla di indizione del Giubileo:
San Paolo sottolinea come la tribolazione e la sofferenza siano esperienze che, se vissute con fede, producono pazienza, e la pazienza genera speranza. Ma oggi la pazienza sembra essere scomparsa, travolta dalla fretta e dall’insofferenza. In un mondo che corre, dove non c’è più tempo per fermarsi o per incontrarsi, la mancanza di pazienza crea divisioni e tensioni. […] La pazienza, frutto dello Spirito Santo, ci permette invece di accogliere il tempo come dono di Dio. È una virtù che ci sostiene nelle prove della vita, che alimenta la speranza e ci insegna a guardare avanti con fiducia.


19 dicembre – Il pellegrinaggio come cammino di speranza

Ascoltiamo la parola di Dio:
«Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio: intraprende il cammino con vigore sempre maggiore. Passando per la valle del pianto, la cambia in una sorgente, anche la prima pioggia l’ammanta di benedizioni. Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion» (Sal 84,6-8).

Dalla Bolla di indizione del Giubileo:
Il pellegrinaggio esprime il desiderio profondo di mettersi in cammino verso Dio. Non è solo un viaggio fisico, ma un percorso di fede che conduce all’incontro con il Signore. […] Il pellegrinaggio a piedi favorisce il silenzio, la riflessione e la riscoperta dell’essenzialità. Per i pellegrini del Giubileo, le chiese lungo i percorsi saranno oasi di spiritualità dove ristorare la fede e abbeverarsi alla fonte della speranza. Camminare significa scoprire la bellezza del creato, dell’arte e delle culture, riconoscendo in tutto ciò il dono e la presenza di Dio.


20 dicembre – La speranza che si traduce in pace

Ascoltiamo la parola di Dio:
«Egli annuncerà pace alle nazioni, il suo dominio sarà da mare a mare e dal fiume fino ai confini della terra. Libererà i poveri che gridano e il misero che non trova aiuto; avrà pietà del debole e del povero e salverà la vita dei suoi miseri» (Zc 9,10; Sal 72,12-13).

Dalla Bolla di indizione del Giubileo:
La speranza si traduce in pace. Ma oggi il mondo è immerso nella tragedia della guerra, e troppe popolazioni sono oppresse dalla violenza. La pace non è un sogno irraggiungibile, ma una responsabilità che interpella ogni persona. […] Il Giubileo deve essere un richiamo forte all’impegno per costruire la pace, abbattendo i muri dell’odio e dell’indifferenza. Beati gli operatori di pace, perché il loro impegno diventa segno concreto della speranza che viene da Dio.


21 dicembre – La speranza per i giovani

Ascoltiamo la parola di Dio:
«Io so i progetti che ho fatto a vostro riguardo – oracolo del Signore – progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. Voi mi invocherete e io vi esaudirò; mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore» (Ger 29,11-13).

Dalla Bolla di indizione del Giubileo:
I giovani sono il futuro della Chiesa e del mondo, ma spesso vedono i loro sogni infrangersi davanti alla mancanza di opportunità. La precarietà lavorativa, il timore per il futuro e la solitudine rendono molti giovani sfiduciati. Il Giubileo deve essere un momento di slancio verso i giovani, per accompagnarli e sostenerli, affinché riscoprano la bellezza della vita e della fede. […] Aiutare i giovani significa costruire speranza per l’intera società.


22 dicembre – Maria, Stella della Speranza

Ascoltiamo la parola di Dio:
«Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te”. A queste parole ella rimase molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. Allora Maria disse all’angelo: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio”» (Lc 1,26-35).

Dalla Bolla di indizione del Giubileo:
Maria è la Stella della Speranza. Quando l’angelo Gabriele le annunciò il grande piano di Dio, Maria rispose con il suo “sì” fiducioso, anche se non comprendeva tutto ciò che le veniva chiesto. […] La speranza di Maria non fu un semplice ottimismo, ma una fede piena nel disegno divino. Ai piedi della croce, pur nel dolore più grande, Maria continuò a sperare, ripetendo il suo “sì” a Dio. […] Nei Santuari mariani, milioni di fedeli si affidano a Maria, invocandola come madre amorevole e Stella del Mare che guida il cammino dei credenti. In questo Giubileo, Maria ci invita a confidare in Dio, affidandogli le nostre preoccupazioni e aspettative.


23 dicembre – La speranza nella vita eterna

Ascoltiamo la parola di Dio:
«Allora Marta disse a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà”. Gesù le disse: “Tuo fratello risorgerà”. Gli rispose Marta: “So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno”. Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?”. Gli rispose: “Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo”» (Gv 11,21-27).

Dalla Bolla di indizione del Giubileo:
La speranza cristiana trova il suo fondamento nella certezza della vita eterna. Gesù ci ha detto: «Io sono la risurrezione e la vita» (Gv 11,25). La sua morte e risurrezione non sono solo eventi passati, ma il cuore della nostra fede e della nostra speranza. Grazie a Cristo, la morte non è più la fine, ma un passaggio verso la vita piena in Dio. […] Il Giubileo ci ricorda che siamo chiamati a vivere con lo sguardo rivolto alla vita eterna, che inizia con il dono del Battesimo e culmina nell’incontro definitivo con il Signore. La speranza cristiana ci insegna a vivere con fiducia, affrontando ogni prova con la certezza che Dio ci attende con amore. […]


24 dicembre – Cristo, nostra speranza, è vicino

Litania della Speranza

  1. Cristo, nostra speranza e salvezza,
    abbi pietà di noi.
  2. Gesù, sorgente di vita eterna,
    abbi pietà di noi.
  3. Signore, guida i pellegrini del tuo amore,
    ascoltaci, o Signore.
  4. Gesù, luce che vince ogni oscurità,
    ascoltaci, o Signore.
  5. Figlio di Dio, che ci chiami alla pace,
    ascoltaci, o Signore.
  6. Signore, sostegno nelle tribolazioni,
    rafforzaci nella speranza.
  7. Cristo, che non deludi mai chi confida in te,
    rafforzaci nella speranza.
  8. Gesù, fonte di grazia e misericordia,
    rafforzaci nella speranza.
  9. Signore, che ci rialzi dalla nostra fragilità,
    guidaci verso il tuo amore.
  10. Cristo, che ci chiami alla conversione,
    guidaci verso il tuo amore.
  11. Gesù, che ci doni il tuo perdono,
    riempici della tua pace.
  12. Cristo, nostro rifugio e forza,
    riempici della tua pace.
  13. Signore, che ci inviti a essere operatori di pace,
    rendici testimoni del tuo Regno.
  14. Gesù, consolazione dei cuori afflitti,
    rendici testimoni del tuo Regno.
  15. Figlio di Dio, che sei morto e risorto per noi,
    accendi nei cuori la speranza.
  16. Signore, che ci chiami alla vita eterna,
    accendi nei cuori la speranza.
  17. Cristo, che ci sostieni con il dono dello Spirito Santo,
    sostienici con la tua grazia.
  18. Gesù, fonte di gioia e pienezza,
    sostienici con la tua grazia.
  19. Signore, amico dei poveri e degli umili,
    accogli il grido dei tuoi figli.
  20. Cristo, consolazione dei migranti e dei senza patria,
    accogli il grido dei tuoi figli.
  21. Gesù, protezione degli anziani e dei malati,
    accompagna il cammino dei tuoi fedeli.
  22. Signore, speranza delle famiglie e dei giovani,
    accompagna il cammino dei tuoi fedeli.
  23. Cristo, volto della misericordia del Padre,
    mostraci il tuo amore.
  24. Gesù, presente nell’Eucaristia,
    mostraci il tuo amore.
  25. Signore, che vieni a noi come Bambino di pace,
    rendici capaci di accoglierti.

Sacerdote:
Signore Gesù Cristo, tu che sei la nostra speranza e la nostra salvezza, dona a tutti i tuoi figli di camminare fiduciosi verso la tua luce. Resta con noi in questa notte santa, e fa’ che la tua benedizione accompagni il nostro cammino. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Assemblea: Amen.

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